È stata celebrata una solenne messa pontificale alla Basilica dell’Abbazia di Novacella per ricordare il Beato Artmanno, padre fondatore della stessa. Nella sua predica, il Vescovo ausiliario di Augusta (D), Florian Wörner, ha invitato i fedeli a seguire l’esempio del fondatore dell’Abbazia.
„Siamo lieti che in tanti abbiano accolto il nostro invito a celebrare insieme a noi questa festività molto importante“, così il saluto iniziale del Prevosto Eduard Fischnaller rivolto ai suoi confratelli, ai numerosi consiglieri parrocchiali, ai collaboratori dell’Abbazia, agli studenti e insegnanti del convitto e a tutti i fedeli presenti. Ha dedicato inoltre un saluto particolare al Vescovo ausiliario di Augusta (D) Florian Wörner che ha tenuto la predica.
“Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio. Considerando attentamente l'esito finale della loro vita, imitatene la fede” così il Vescovo Wörner all’inizio del suo intervento in cui ha citato la lettera agli ebrei riferendosi ad Artmanno come persona che sempre viveva l’arrivo del Signore e la grande devozione per Dio.
„La Società di Lingua Tedesca ha scelto tre parole che hanno caratterizzato il discorso pubblico quest’anno vale a dire ‘dislessia’, ‘antisemitismo’ e ‘crisis management’. Più che mai è importante vivere e celebrare l’avvento e tenere a mente persone come il Beato Artmanno. Sostanzialmente sono tre le cose rilevanti durante il periodo dell’avvento: l’unione vissuta tra cielo e terra, l’attenzione e la dedizione a Dio.
Ciò non significa altro che noi dobbiamo scacciare le nuvole dell’indifferenza, la nebbia del dubbio e la cultura della distrazione e che noi dobbiamo volgere il nostro sguardo al Signore come l’ha fatto il Beato Artmanno.
Essere attenti significa, come per il Vescovo Artmanno, percepire tutta la realtà e con essa anche la realtà del mondo di Dio. Con dedizione si intende che noi dobbiamo essere come l’argilla nelle mani di Dio e vivere come lui vuole e come ci ha insegnato anche il Beato Artmanno,“ così Wörner.
Se vivessimo in tal modo allora troveremmo nuove parole dell’anno ossia al posto di ‘dislessia’ sceglieremmo ‘saggezza e fedeltà’, invece di ‘antisemitismo’ ‘l’amore per il prossimo’ e anziché ‘crisis management’ la parola ‘rinascita”, così ha concluso la sua predica il Vescovo ausiliare.
Il coro maschile di Perca ha fatto la cornice musicale della messa e successivamente la festa si è conclusa con un rinfresco all’osteria dell’Abbazia.
